Esclusione sociale

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Pep Boatellea is a Catalan illustrator and Graphic Designer born in 1983

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Esclusione sociale

Il significato legale di esclusione sociale in Italia è definito dalla Legge n. 328, dell’8 novembre 2000 che ha istituito la Commissione di Indagine sull'Esclusione Sociale - (CIES). Esclusione sociale significa, dal punto di vista normativo, povertà unita ad emarginazione sociale.

Ogni anno la commissione presenta una relazione al Governo sullo stato della "esclusione sociale" in Italia, e formula proposte sulle quali entro il 30 giugno il Governo è tenuto e riferire al Parlamento.

CIES

La Commissione povertà o Commissione di Indagine sull'Esclusione Sociale (CIES), è una commissione governativa che esiste dal 1984 con il compito di studiare le soluzioni contro la esclusione sociale, concetto che comprende la povertà e l'emarginazione sociale, formulando annualmente un rapporto al Governo che entro il 30 giugno riferisce al Parlamento.

Povertà

La povertà è la condizione di singole persone o collettività umane nel loro complesso, che si trovano ad avere, per ragioni di ordine economico, un limitato (o del tutto mancante nel caso della condizione di miseria) accesso a beni essenziali e primari, ovvero a beni e servizi sociali d'importanza vitale. La povertà diventa pauperismo quando riguarda masse che non riescono più ad assicurarsi i minimi mezzi di sussistenza: è questo un fenomeno collegato a una particolare congiuntura economica che porta al di sotto del minimo di sussistenza una gran parte della popolazione.

La povertà in linea generale tende ad essere di grado più elevato nelle aree rurali che in quelle urbane dove vi sono maggiori opportunità di fonti di reddito: inoltre nelle zone rurali, la povertà si accompagna ad un isolamento sociale maggiore di quello che la povertà di per sé determina. In genere però la povertà urbana può causare maggiori problemi rispetto a quella rurale: si vedano ad esempio i problemi sanitari che caratterizzano le baraccopoli o gli slums nei paesi in via di sviluppo.

La durata della povertà è un elemento molto importante per quanto riguarda la posizione sociale delle persone che non viene intaccata in casi di durata breve della situazione d'indigenza.

Le famiglie povere sono di norma quelle più numerose con un numero elevato di figli e di persone conviventi nello stesso ambito famigliare. La numerosità della famiglia assolve ad un compito di assistenza per la vecchiaia dei genitori. Una funzione analoga di assistenza e di mutuo soccorso vengono svolte dalla cosiddetta famiglia allargata.

Il lavoro minorile è una fonte di reddito spesso essenziale per le famiglie povere, ma spesso causa un difetto dell'istruzione, determinando una sorta di circolo vizioso della povertà.

La posizione della donna riguardo alla situazione di povertà è spesso svantaggiata rispetto a quella dell'uomo, in termini sia di cultura e partecipazione alla vita sociale sia di carichi di lavoro e, talvolta, di disponibilità di cibo e altri beni essenziali.

Povertà ed emarginazione

La povertà costituisce la principale causa, ma non l'unica, di esclusione sociale o emarginazione: la peculiarità è che l'estromissione dall'accesso a beni e servizi essenziali deriva (quasi sempre "de facto", in rari casi anche "de iure") dalla scarsità di mezzi economici.

Ciò vale a distinguerla da altre situazioni in cui la privazione ha origini diverse, come ad esempio i casi di discriminazione su base etnica, religiosa, sessuale (pur esistendo situazioni in cui tali condizioni si sovrappongono ed aggravano fra loro). Si parla di povertà anche in termini "relativi", cioè in riferimento a situazioni di rilevante disparità di reddito e potere d'acquisto fra singoli e gruppi sociali nella stessa comunità nazionale o locale.

Emarginazione

Emarginazione (astratto di emarginare, in origine termine burocratico col significato di "annotare sui margini", e poi, in generale, "porre ai margini"[1]) è uno status o condizione, individuale o collettivo, di esclusione dai rapporti sociali, e può giungere fino alla negazione dei diritti civili.

Tra le cause altre della emarginazione individuale:

Anche quando l'emarginazione ha come causa principale fattori di tipo economico, la responsabilità dei singoli e/o dei gruppi sociali e delle loro azioni o inazioni è da considerarsi un fattore attivo di produzione dell'emarginazione stessa.l emarginazione può essere grave o semigrave.

Casi di auto-emarginazione

Esistono casi, dove l'emarginazione è originata da problematiche personali ed esistenziali, almeno come concausa importante. Tipici di questi casi sono i fenomeni dei barboni, dei clochard(s), del nomadismo o randagismo, per i casi dove la scelta personale ha motivazioni profonde.

Anche in questi casi - però - l'analisi dei fatti, delle motivazioni e delle mancate alternative ci porta a considerare che le vere cause sono da ricercarsi in situazioni e accadimenti che sono successivamente metabolizzati con motivazioni giustificative.

Alcune delle cause che producono emarginazione e auto-emarginazione:

Si può affermare che nei casi di auto-emarginazione risieda un forte rifiuto della società come tale, com'è, che, originandosi dalla impossibilità di risolvere le proprie problematiche esistenziali (economiche, familiari, personali), sfocia in una giustificazione del proprio status che viene elaborata a supporto della possibilità di sopravvivenza (mentale).

Forme gravi di emarginazione

Esistono forme di emarginazione che sono ancora più gravi perché sono prodotte dal pregiudizio, dall'ignoranza, dall'azione attiva di gruppi e persone verso altri gruppi e altre persone. Esse sono:

Compito della società deve essere il rimuovere tutte le emarginazioni perché producono disagio, sofferenza, squilibrio, tensioni, spreco di risorse (personali e intellettuali).

Senzatetto

La condizione di senzatetto (ma talvolta viene usato il termine inglese homeless, cioè persona senza casa o senza fissa dimora) abitualmente definita come barbone, è una situazione nella quale una persona per lungo tempo non ha un luogo di residenza. Questo le distingue dalle persone appartenenti ad una cultura nomade (come il popolo Rom, noti come zingari o tzigani) per le quali questa condizione (assieme alla vita in una comunità chiusa ed al collettivismo sociale) è un fatto normale e con una storia antica. Anche il termine vagabondo non è completamente assimilabile a senzatetto in quanto nella sua categoria ricadono persone che fanno del vagabondaggio il loro stile di vita (come gli hobo e gli schnorrer o i punkabbestia).

La condizione dei senza casa e più visibile nelle aree più povere delle grandi città ed in quelle suburbane, anche se i barboni o persone transienti spesso coesistono più o meno visibilmente dentro comunità dove i residenti non sono affatto poveri. Il termine legale senza fissa dimora (in inglese No Fixed Abode, NFA, in francese Sans domicile fixe, SDF) viene spesso usato ufficialmente come una alternativa a: persona senza casa oppure: senzatetto. Indice

Cause che portano a questa condizione

Secondo la associazione americana National Alliance for the Mentally Ill (NAMI), vi sono circa 50.000 malati di mente senza tetto nella sola California per via dello sgombero degli istituti psichiatrici effettuato tra il 1957 ed il 1988 e la mancanza di adeguati sistemi di servizi locali.

Voci correlate

http://it.wikipedia.org/wiki/Povertà

http://it.wikipedia.org/wiki/Senzatetto

http://it.wikipedia.org/wiki/Esclusione_sociale

http://it.wikipedia.org/wiki/Emarginazione_sociale